Description
Cronaca nera e giornalismo prima maniera
Brevi di cronaca nera è un libro divertente, fitto di aneddoti veri o inventati, ma è soprattutto un libro di storia, perché racconta la vita dei giornalisti “prima”. Prima del computer e prima delle donne in redazione, quando il cronista stava “dentro la notizia”. Quando, magari a volte esagerando, addirittura la faceva lui.
Un’epopea a metà strada tra “Amici miei” e Humphrey Bogart in versione casalinga, popolata da uomini senza particolari qualità (né culturali, né grammaticali), ma innamorati della notizia. A lei tutto doveva essere sacrificato, alla stregua di una divinità.
Una vita popolata da panciuti poliziotti della “notturna”. Dalle puttane, che li conoscevano per nome e gli davano anche qualche soffiata. Dai tecnici di Medicina legale, che ne sapevano di più dei medici perché erano loro ad avere “le mani in pasta”. Dai pubblici ministeri che un giorno passavano loro la notizia sottobanco. E sempre gli stessi li minacciavano di arresto perché ne avevano pubblicata una di troppo. Da piccoli personaggi della Mala, che ogni volta che avveniva un omicidio venivano portati in questura e interrogati tanto per cominciare l’indagine. Mentre poche ore dopo, loro, davanti a un bicchiere di vino, raccontavano che cosa gli avevano chiesto. E il giornalista poteva intuire che cosa cercava la polizia e che cosa già sapeva.
Racconti di cronaca nera in agrodolce con al centro l’indagatore sui generis Paolo Giunti, redattore de “La Nazione".
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